Senza preoccuparmi di ripetere i presupposti teorici e metodologici - che trovate nel suddetto post - voglio proporre l'applicazione semplificata del template attribute dependency nel caso di una USB-pendrive (o 'chiavetta').
Iniziamo con l'elencare componenti ed attributi interni di una chiavetta USB (per semplificare non utilizzo gli attributi esterni, riducento così le possibilità di dipendenze innovative ottenibili). Passiamo poi alla costruzione di una matrice delle dipendenze, così:
Con l'1 si indicano le relazioni di dipendenza già esistenti. Ad esempio, esistono già pendrive con involucri (ciò che ricopre la scheda di memoria) di diversi colori - il colore varia al variare dell'involucro.
Con gli "0" (zero) si indica invece l'assenza di relazione tra due variabili. Ciò significa che ogni zero corrisponde alla potenziale creazione di una nuova relazione di dipendenza. Prendiamo per esempio i due punti di incontro contraddistinti dalle lettere "a" e "b" nella matrice.
a) Si potrebbe creare una chiavetta USB il cui colore varia al variare della capacità residua. Ad esempio la pennina potrebbe essere verde quando è vuota e, gradualmente, diventare rossa mano a mano che si riempie di dati.
b) Analogamente al punto a, si potrebbe creare una chiavetta USB le cui dimensioni crescano al crescere della quantità di dati contenuti. Ecco il risultato:
fonte:http://www.plusminus.ru/flashbag
Come è possibile vedere con questo piccolo esempio, l'applicazione del template approach è semplice e potenzialmente molto efficace. Provate ad applicare questo metodo con alcuni oggetti di uso quotidiano; ne può risultare un passatempo molto stimolante e, con un po' di fortuna, un'idea geniale!
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