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Sesso, Droga e Social Network al #pwes3

Lo sapevate che YouPorn da solo genera circa il 2% del traffico internet globale? Con questo dato al limite dell’incredibile Alessandro Mininno (aka @alekone) ha aperto il suo gommoso intervento alla terza edizione del Pane, Web e Salame, conferenza che unisce web, innovazione, marketing e business nella capitale italiana delle startup. Al centro del discorso c’erano le “vice industries“, quei settori di mercato legati al vizio e spesso al limite della legalità.

Perché le vice industries sono importanti per l’innovazione, il marketing e il social web? Basta guardare al volume d’affari che generano e alle condizioni particolari in cui si trovano, come i limiti imposti dalla legge: la creatività fiorisce in spazi limitati e sotto la spinta di forti necessità.  Pensate ad esempio al bisogno di stimolare il passaparola con meccanismi virali per i produttori di bevande alcoliche, alla promozione di siti basati su materiale pornografico o finalizzati alla vendita di Marijuana.

Le vice industries creano innovazione sia sociale che tecnologica. «La necessità di uno streaming efficace viene dalla pornografia. Immaginate se il video andasse a scatti e si interrompesse proprio nel momento…», parola di @alekone. Così è stato per il successo del formato VHS a scapito del Betamax, così ancora accade oggi. Insomma, potete navigare su Xvideos e registrarvi sui siti di dating online con una buona giustificazione: qui si trovano tante innovazioni e spunti creativi esportabili e replicabili in altri settori lavorativi meno sospetti.

La terza edizione di Pane, Web e Salame è stata ricca di relatori interessanti, con questa perla di @alekone sul collegamento tra social web e industrie del vizio a ravvivare il dopopranzo. Vi consiglio di leggere il resoconto ufficiale della giornata e il post di FuturaP per cogliere altre informazioni interessanti lanciate durante la ventina di interventi che hanno riempito la giornata, nonché la rassegna stampa.



Un convegno dove imparare cose nuove e confrontarsi con i veri esperti del marketing digitale – quelli che si sporcano le mani con la pratica ma che non sono così superficiali da tralasciare teoria e strategia. Tra l’altro è stato il primo convegno in cui, nonostante l’ingente numero di partecipanti, la connessione wifi ha retto e c’erano prese di corrente per i devices di tutti.

Sentiti complimenti agli organizzatori!

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