Le informazioni intorno a noi sono troppe. Veicolare messaggi in modo efficace è difficilissimo. Lo sa bene chi cerca di comunicare su web e social media: è una lotta dove il contenuto che cattura di più l’attenzione viene premiato, condiviso e amplificato. Tutto il resto si perde nella confusione.
Oggi che anche Facebook penalizza sempre più i contenuti delle pagine è difficile vincere l’algoritmo e guadagnare visibilità. Uno dei fattori da considerare è la tipologia di contenuto: testo, foto, video, link, audio. La tendenza degli ultimi anni, dopo il boom dei contenuti fotografici, è quella di dare sempre più rilevanza ai video, perché più emozionali e coinvolgenti. Come fare quando l’obiettivo non è solo emozionare ma è necessario veicolare informazioni e conoscenza?
Analogamente al meccanismo che vuole fotografie per esaltare sensazioni e infografiche per trasmettere nozioni, così ci sono video “classici” e video in motion graphics. I video in motion graphic risultano essere più coinvolgenti ed efficaci nel veicolare informazioni complesse: permettono di superare la barriera dell’attenzione e favoriscono la condivisione di contenuti impegnativi. Ecco due esempi.
1. Nutriamo il futuro dei nostri bambini
un progetto di Fondazione Mediolanum. Questo è un esempio di video in motion graphics che permette di veicolare un contenuto di per sé interessante, ma non immediato. Un concorso della Fondazione Mediolanum può incontrare diverse resistenze alla condivisione spontanea: non si tratta di un video divertente e virale. L’ottima realizzazione in motion graphics abbassa queste resistenze e ne facilita la diffusione.
2. FB player, social network per nuovi talenti e appassionati di calcio.
Nel caso di FB player – www.fbplayer.com – è possibile confrontare un video puramente emozionale con una serie di video in motion graphics. Anche in questo caso si tratta di un’iniziativa che vuole portare vantaggi agli utenti, ma con un taglio molto diverso. Ceteris paribus, il video emozionale Where is the talent? ha avuto un livello di diffusione ed engagement molto più alto del motion graphic What is FB player? (i link rimandano alla versione YouTube in inglese, mentre i dati si riferiscono al caricamento diretto su Facebook), ma ha permesso un tasso di conversione più basso. Gli utenti arrivati sul sito dopo la visione del motion graphics hanno un tasso di rimbalzo più basso e tendono a rimanere di più sul sito, completare meglio il profilo e tornare più frequentemente.
Ecco il video Where is the talent? che su Facebook è stato spinto sul target di riferimento a livello internazionale.
E questa è la versione con voiceover in italiano di What is FB player? (quello originale è in inglese):
Qual è il più efficace?
Dipende dall’obiettivo. Anche il budget è importante.
Come sempre, non è possibile fare generalizzazioni universalmente valide. Nel caso della Fondazione Mediolanum, l’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza del concorso sensibilizzando su un tema specifico e trasmettendo informazioni complesse ma precise. Il motion graphics sembra essere la soluzione migliore: se fosse stato un video tradizionale, in quanti lo avrebbero condiviso? Nel caso di FB player, bisognerebbe indagare più a fondo gli obiettivi in gioco, ma è chiaro che il motion graphics genera utenti migliori, che arrivano su questo nuovo social network avendo già idea di come funziona e di come possono utilizzarlo.
In questi ed altri casi, è bene partire dagli obiettivi per poi valutare il giusto budget da impegnare e, di conseguenza, la soluzione più adeguata. No, la realizzazione di un video in motion graphics fatto come si deve non costa poco…
Avete mai realizzato o pensato di realizzare un video di questo tipo? Ha funzionato?