Inbound Marketing è la strategia con cui si cerca di attirare a sé clienti facendo leva su:
- Content Marketing;
- Social Media;
- SEO;
- E-mail marketing.
E-mail marketing? Sì, lo so, sono in molti a non credere più nelle sue potenzialità. Troppo affollamento di e-mail, filtri spam sempre più avanzati, sistemi di posta personalizzabili (come Gmail) che permettono una gestione ottimizzata della posta fanno dell’e-mail marketing uno strumento over usato, che ha terminato la sua corsa a favore di altri mezzi (i social, ad esempio).
E-mail marketing: inbound o outbound?
Se ci rifacciamo alla classica distinzione tra “inbound” e “outbound”, l’e-mail marketing è forse più vicina al concetto di outbound: contatto “direct” del cliente, tentativo di accaparrarsi la sua attenzione con claim particolari, strategia della promozione per avvicinarsi sempre di più a lui.
Ma secondo me se gestito in un altro modo, l’e-mail marketing - e in particolare le newsletter - è un utilissimo strumento di inbound, che consente di parlare al cliente per tenerlo vicino a sé e portarlo a una conversione (iscrizione un servizio, acquisto, o anche semplice lettura dei contenuti: già questo è un traguardo difficile da raggiungere!).
Newsletter: no all’acquisto del database
Innanzitutto, togliamoci dalla testa gli acquisti di database, come fanno molte aziende e agenzie di comunicazione per fare numero. Che sia il database meglio profilato del mondo - e allora lo pagherete oro, senza avere alcuna certezza - o un database low cost con miliardi di indirizzi, in ogni caso l’acquisto di un database non vi servirà a nulla: se l’utente vi ascolta e vi legge è perché si fida di voi, non di certo perché gli capitate per caso nella casella di posta.
Il trucco è: lavorare sulla relationship e sulla fidelizzazione. Ma… facile dirlo!
Il mio consiglio è fare sempre le cose per bene e seguire la regola del “pochi ma buoni”: questo vale ad esempio anche sui social, dove è inutile avere migliaia di likers / followers acquistati se poi nessuno interagisce con la pagina.
Inbound marketing e newsletter: relazione e fidelizzazione
Torniamo all’e-mail marketing e alla newsletter. Prima di fare grandi salti in avanti e puntare dritti all’acquisizione di nuovi potenziali clienti, è meglio curare ben bene il proprio orticello e instaurare con i clienti già acquisti una relazione vera e fidelizzata.
Se l’utente è un vostro follower / cliente / acquirente, è facile che sia iscritto alla vostra newsletter. E allora perché deluderlo?
- Mandate newsletter a cadenza periodica (ad esempio una volta al mese);
- Raccontate in modo sintetico delle vostre ultime novità;
- Parlate di cosa sta per accadere, senza svelare i dettagli;
- Usate un’efficace strategia di content marketing: progettate testi leggibili, ben organizzati e di interesse per il target.
Un terreno solido sotto i piedi vi permette di iniziare a piantare qualche pianticella in più.
Inbound marketing e newsletter: pronti per il decollo
Ora che avete la vostra cerchia di fedeli utenti, potete iniziare in modo delicato ad allargarvi e a parlare a nuovi utenti. Come?
- Stimolate alla condivisione social: nella vostra newsletter inserite i bottoni per la condivisione sui social network. Per stimolare l’utente a condividere, i contenuti che proponete devono essere di alto valore e spendibili sui social media;
- Ritagliatevi spazio in newsletter di settore: scegliete una newsletter aggregatrice rinomata per il vostro ambito e che vende spazi, e fatevi posto. Nella zona a voi dedicata parlerete di voi incuriosendo il lettore;
- Proponete un premio: sempre delicatamente, proponete ad esempio uno sconto su un prodotto / servizio all’utente che fa iscrivere alla vostra newsletter un altro utente amico.
Avete altre idee? Fateci sapere!
------ Questo è un guest post scritto da Claudia Marinelli ------
Un po' writer e un po' geek, sono una Copywriter e Consulente Web freelance laureata in Teorie, Tecniche e Gestione delle Arti e dello Spettacolo. Da sempre adoro il web, la parola scritta, le cose fatte bene e spiegate ancora meglio.
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