Aprire un negozio online è la via intrapresa o sognata da molte aziende per raggiungere più clienti, conquistare nuovi mercati e aumentare il fatturato. Il settore dell’e-commerce è in forte crescita: per riuscire a sfruttare al meglio questo momento, le aziende devono saper intercettare i trend in atto e far fronte all’evoluzione del mercato.
In Italia, siamo ancora lontani dalla situazione ideale. Molti imprenditori, commercianti e artigiani si approcciano all’e-commerce senza una sufficiente conoscenza e consapevolezza dei trend in atto. Persino i manager di aziende storiche e strutturate cadono nella trappola di aprire un negozio online senza prendere in considerazione la trasformazione digitale, sempre più drastica e veloce, dei comportamenti e delle abitudini d’acquisto dei consumatori.
L’errore principale è quello di porsi la domanda sbagliata: quanto costa aprire un dito di e-commerce? La domanda corretta è: quanto costa aprire e far funzionare un sito e-commerce? Il secondo errore è quello di creare un sito appoggiandosi a vecchie modalità, tecnologie troppo rigide, modelli di marketing obsoleti.
Quanto costa creare un sito web di e-commerce?
Tradizionalmente, nei primi anni 2’000, per creare un sito web era necessario avere una vastissima gamma di competenze e conoscenze, ovvero coinvolgere molteplici professionisti: sviluppatori back-end, sviluppatori front-end, specialisti di CMS specifici, grafici, esperti di SEO, copywriter, designer. Questo implicava costi di realizzazione eccessivi, fuori portata per la maggior parte delle piccole e medie imprese italiane.
Successivamente, la spinta di agenzie e fornitori di CMS ha portato verso soluzioni meno costose, attraverso l’adozione di vie di mezzo standardizzate, personalizzate per il cliente partendo da moduli precostruiti e plugin. Questa via ha portato alcuni risultati interessanti, ma anche una pletora di siti di e-commerce che non vendono e non sono mai rientrati del costo di investimento nel loro sviluppo.
Tuttavia negli anni ’10 le cose sono cambiate ulteriormente, a favore di utenti e aziende. Come anticipato su questo blog nel 2013, il sito internet così come inteso nei primi anni 2’000 è morto lasciando spazio ai social e a una nuova generazione di siti web: quella creata attraverso site bulider, pensati per permettere a chiunque di creare in pochi passaggi, senza competenze specifiche, un sito web efficace.
Per creare un sito web con un site builder, come ad esempio Wix, non serve conoscere l’HTML o i CSS, non c’è bisogno di coinvolgere specialisti SEO, guru del codice e grafici. Basta scegliere un template html tra centinaia di possibilità offerte da Wix – sempre più complete anche per quanto riguarda gli e-commerce – e farsi guidare nella personalizzazione. Per approfondire questo tema, leggi anche Come creare il sito internet del futuro: intelligenza artificiale e web design e Creare siti internet senza limiti… e senza sviluppatore.
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Wix e-commerce |
In sintesi, oggi è possibile avere un negozio online di e-commerce potenzialmente performante ad un costo vivo tra i 200 e i 300 euro all’anno. Ma come, creare un sito web di e-commerce non costava molto di più?
Quanto costa far funzionare un sito web di e-commerce?
Il vero costo di un negozio online non è quello di sviluppo dell’e-commerce in sé, ma quello di far si che sia visitato dagli utenti ed effettivamente utilizzato dai clienti per acquistare. Se hai un budget di 100 e lo spendi tutto per creare il sito internet, hai fatto un grave errore.
Per far funzionare un e-commerce è necessario agire su diversi fronti: brand identity, gamma e qualità di prodotti e servizi offerti, strategia di prezzo, gestione di sconti e promozioni, campagne per la notorietà e reputazione del brand, studio degli analytics, ottimizzazione del funnel di conversione, gestione dell’esperienza d’acquisto, packaging, logistica e spedizioni, servizio clienti, gestione del post-vendita, attività di fidelizzazione, interazione tra online e offline. Insomma, bisogna fare marketing, un digital marketing fondato su solide basi di strategia aziendale.
In questo contesto diventa evidente l’importanza di non sprecare risorse nella semplice creazione del negozio online: se hai un budget di 100, 10 lo spendi per creare il sito internet e 90 per fare marketing e farlo funzionare, sei sulla via corretta (attenzione ai fraintendimenti, leggi anche Cos’è il marketing).
Vendere online = analisi, strategia, marketing
Riprendiamo, in sintesi, i punti fondamentali di questo articolo con qualche piccola aggiunta:
- I comportamenti e le abitudini d’acquisto sono in continuo cambiamento
- La tecnologia dei siti web è sempre più complessa e in rapida evoluzione
- La creazione di un sito web tramite site builder è sempre più semplice ed efficace
- Gli e-commerce realizzati con piattaforme come Wix sono aggiornati dal punti di vista tecnologico e sono studiati per interfacciarsi al meglio con gli strumenti di marketing
- Per far funzionare un negozio online bisogna destinare la maggior parte del budget al marketing
In conclusione, aprire un negozio online e farlo funzionare e è una questione di analisi, strategia e marketing. Vendere online vuol dire creare nuove entrate e flussi di cassa. L’e-commerce non deve essere un costo, ma un investimento con ritorno positivo per cui, all’aumentare dell’investimento in marketing, aumentano anche i guadagni.
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Parole chiave e temi correlati: SEO, SEM, web advertising, analytics, modelli di attribuzione, email marketing, Facebook advertising, social media marketing, Google Ads.