Tutti voi avrete presente lo scenario distopico dipinto da George Orwell nel suo celebre romanzo 1984. Immaginate di essere in questo mondo grigio, uniforme, senza libertà di scelta – detto fuor di metafora, un mondo dove tutti sono costretti ad utilizzare Windows con tutti i suoi difetti ed i suoi bugs.
Improvvisamente, un mela colorata ci risveglia da questo incubo:
Lo spot che vedete qua sopra è stato diretto niente meno che da Ridley Scott, che aveva terminato di dirigere Blade Runner l’anno precedente. E’ stato mandato in onda una sola volta, durante il 22 gennaio 1984 durante il Super Bowl.
Che dire, il messaggio della Apple è arrivato ed è stato molto efficace. Ma oggi le cose stanno ancora così? In classe, a lezione, vedo più MacBook Pro di quanti ce ne sono in un Apple Store, per non parlare della diffusione straordinaria di iPhone e iPod (quest’ultimo in tutte le sue forme, la più massificata delle quali è il “nano”). Insomma, il vero conformismo oggi sembra proprio quello di essere Mac-fanatic…
Con questo non voglio negare la netta superiorità di Machintosh rispetto a Windows. Ma anche nei Sistemi Operativi le cose stanno cambiando, e nuove interessanti alternative stanno per arrivare…
Ma atteniamoci al marketing: come testimoniato dai numerosi premi vinti, lo spot “Apple 1984” rappresenta una delle vette della cinematografia pubblicitaria.