Cosa chiedono e cosa offrono le imprese ai laureati?

Mercoledì 2 dicembre ho partecipato ad un incontro, organizzato in Bocconi, dal titolo “Talenti nel marketing – Cosa chiedono e cosa offrono le imprese ai laureati“.

Dopo il saluto e l’introduzione del direttore del corso di Laurea Magistrale in Marketing Management dell’Università Bocconi, Antonella Carù, il Direttore della divisione Master della SDA Bocconi Bruno Busacca ha presentato i risultati dell’Osservatorio sull’Employer Branding della Società Italiana di Marketing, sotto il titolo di “competere per i talenti”.
Senza soffermarmi sulla percezione sia dalla parte dei laureati che da quella delle imprese, vorrei semplicemente elencare le sette caratteristiche valutate nella definizione di un talento:

  • Capacità cognitiva
  • Capacità di gestione dello stress
  • Responsabilità e leadership
  • Capacità relazionali
  • Creatività
  • Problem solving
  • Iniziativa

Ma passerei subito alla parte più interessante, ovvero al contributo degli ospiti: Fabio Dioguardi, Direttore HR Ferrero; Daniela Santini, HR Manager Henkel Italia; Manuela Soffientini, Direttore Generale Philips Consumers Lifestyle; Domenico Zaccone, AD Sara Lee Italia.

Quali sono le competenze distintive per intraprendere un percorso di successo nel marketing? Quali sono i fattori da considerare nella scelta dell’impresa in cui lavorare? Queste le domande principali a cui gli ospiti d’eccellenza erano chiamati a rispondere.

Il contributo, secondo me, più interessante è stato quello del Direttore HR della Ferrero. Che cos’è il talento, dal punto di vista di una grande impresa come Ferrero? Tre doti sono indispensabili:

  1. Capacità relazionali. Esse sono indispensabili per saper gestire e smussare i conflitti, in particolare oggi che le imprese non sono più basate sul principio gerarchico e che è sempre più necessario relazionarsi continuamente con altre persone.
  2. Adattamento al cambiamento. Ma non solo: è necessario saper cavalcare il cambiamento ed anche esserne promotori!
  3. Problem setting. Ormai le capacità si problem solving sono qualcosa che viene insegnato a tutti e che viene dato per scontato. E’ necessario non solo saper risolvere i problemi ma, soprattutto, saperli porre, saper porre la giusta domanda.

Continuando a parafrasare quanto detto da Fabio Dioguardi, il talento è «qualcuno che mette un motore a queste tre competenze. E’ proattivo, prduce qualità, crea, cambia». Ma, dall’altro lato, è impaziente rispetto alle politiche interne, richiede attenzione. Non tutte le realtà aziendali sono pronte ad accogliere i talenti.

E, continua, «oggi ci sono meno talenti per via della società contemporanea che li assopisce. Spesso le persone sono abituate alla facilità, al “110 e lode”. Spesso le Università riempiono gli studenti di sapere senza aiutarli realmente a crescere».

L’esperienza che sto avendo in Bocconi è per me molto positiva e credo che, guardando alle “doti” di cui si è parlato, il corso di laurea magistrale in Marketing Management mi stia preparando molto bene. E’ perché la realtà bocconiana si distacca drasticamente da quella di tutte le altre Università? O le mie percezioni sono sbagliate e, una volta uscito dall’Università, incontrando le imprese, anch’io mi troverò ad essere impreparato e “non sufficientemente talentuoso”?

Io credo, al di là dell’importanza non marginale della specifica Università frequentata, che molto dipenda da come si vive il periodo universitario, da quanta passione e dedizione vi vengano dedicate.

Condividi Articolo

Altri Articoli

Come l’AI sta rivoluzionando la Fotografia

La fotografia sta vivendo una rivoluzione grazie all’intelligenza artificiale, che offre strumenti avanzati per ottimizzare ogni fase del processo. L’AI supporta i fotografi migliorando tecniche e creatività, rendendo scatti ed editing più rapidi e precisi. Questo cambiamento apre nuove prospettive nel mondo della fotografia.