A molti di voi non sarà sfuggito ma, se per caso l’aveste perso, fate una visita a www.percheberlusconinonusafacebook.it.
Trattasi di un brillante esperimento di co-creazione di satira politica. Oltre a fornire alcune risposte divertenti al curioso quesito “Perché Berlusconi non usa Facebook?“, il sito invita tutti gli utenti a proporre i loro “perché” via mail o utilizzando Twitter attraverso l’hashtag #perchèberlusconinonusafacebook. L’idea, nata da una collaborazione tra Bloguerrilla e Magilla Guerrilla con la volontà di giocare sull’evidente propensione degli utenti web a fruire e creare satira politica, è stata lanciata nel giorno del pesce d’aprile.
![]() |
Screenshot con uno dei possibili “perché” |
Colpito dall’iniziativa ed incuriosito dalla sua genesi ed evoluzione, quando Claudia Belletti mi ha contattato per segnalarmi che il sito sta andando a gonfie vele grazie al semplice passaparola online, l’ho tempestata di domande. Pare che, nonostante il sito sia ancora in versione beta, le mail inviate dagli utenti piovano così copiose da renderne difficile la gestione!
Nella sola giornata di lancio il sito ha registrato ben 4’000 visite (sic!), per poi arrivare alle 25’000 visite nei primi 20 giorni, 7’000 delle quali provenienti da Facebook e circa 800 da Twitter. Immaginate cosa succederà quando sarà creata anche la pagina Facebook ufficiale…
Ma cosa c’entra questo col marketing e che vantaggi ci sono a realizzare un esperimento di questo tipo? Le risposte sono molte, limitiamoci a quella più immediata: il ritorno di immagine per gli ideatori. Come vedete, nella pagina minimale del sito compaiono il “perché”, il link all’invio della mail, la possibilità di “Like” o “Tweet” ed un logo di Bloguerrilla con link al blog.
Quante sono le persone che, oltre a divertirsi partecipando all’esperimento di co-creazione di satira politica, si sono chieste chi fosse l’ideatore ed hanno cercato di approfondire cosa sia bloguerrila? Beh, pare che dalla pagina incriminata a bloguerrilla siano arrivati ben 1’000 nuovi visitatori nei primi 20 giorni dal lancio.
A proposito di bloguerrilla, vi suggerisco di leggerne il manifesto “La carica di gessetti e ventoselle” che, tra le altre cose, lancia un appello “a quanti abbiano passione per questo mondo di unirsi per cercare di tornare a fare seriamente la guerrilla da strada, quella veramente non convenzionale, che spiazza il consumatore, che attira la sua attenzione visiva, che fa parlare per la sua capacità di potersi diffondere proprio per la sua notiziabilità, perché c’è qualcosa da raccontare“.
Non resta che salutarsi con un “Hasta la guerrilla!” e continuando a chiedersi: perché Berlusconi non usa Facebook?